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10. C. Dizionario Politico (Da "Lavoro" a "Volontariato")


Vediamo ora in dettaglio gli interventi del C.U. nei vari settori della vita attraverso un dizionario politico:

  Pag.Argomenti
CoopUni .1 Questo indice
onu 2 .2 Lavoro, Malavita, Medicina, Militari, Ministeri, O.N.U.
pace 2 .3 Ordine Mondiale, Ospedali, Pacifisti (vedi anche Sicurezza Nazionale), Pensionati, Pianificazione, Politica.
rolls royce 7 .4 Poste, Poveri e ricchi.
confine .5 Privatizzazioni, Proprietà, Referendum, Ricchi, Sanità.
industry 8 .6 Scandali.
cerimonia alzabandiera Trieste .7 Scuola, Servizio civile, Servizio Militare, Sicurezza nazionale, Spesa Pubblica, Statali.
statistics 1 .8 Statistiche.
sx 5 .9 Tangentopoli.
tasse .10 Tasse, Teatri lirici, Trasporti.
liberty 3 m .11 Umanista 1° (Movimento).
riots 6 .12 Umanista 2° (Movimento) e commenti.
DSCN5129mod .13 Umanista (Movimento), Urbanistica, USL, Volontariato.

 


Lavoro: deve essere garantito immediatamente a tutti gli individui con cittadinanza italiana che ne facessero richiesta. (Vedi la Lettera ai Giornali)

lavoro_2

Malavita: soltanto nel meridione la mafia siciliana, la camorra, ‘ndrangheta e sacra corona unita hanno più di 18.000 tra "soldati" e boss. A questi vanno aggiunte decine di migliaia di affiliati, confidenti e "amici", che aiutano la malavita organizzata con informazioni utili dei vari ministeri, uffici pubblici, questure, prigioni, banche, ecc. Per il nord invece non si hanno neanche cifre indicative, ma se si pensa che sono più di 65.000 i cittadini rinchiusi nelle prigioni, ci si può fare un'idea abbastanza precisa di questa piaga.

Il C.U. si propone di combattere la malavita non solo aumentando l'organico delle forze dell'ordine, addestrandole meglio e fornendole di armi e apparecchiature più sofisticate, ma anche promuovendo leggi che aiutino polizia e carabinieri a espletare con successo i loro compiti.

militari_9_cambioMedicina: vedi Sanità

Militari: vedi Sicurezza Nazionale

Ministeri: il C.U. considera lo Stato come fosse un'azienda. Un'azienda per operare con profitto deve ridurre le spese all'osso e aumentare gli introiti al massimo. Deve inoltre saper prendere decisioni rapidissime per poter battere la concorrenza. Anche lo Stato deve minimizzare le spese, aumentare gli introiti e, per operare al meglio, deve poter prendere decisioni rapide. Nella comparazione Stato-Azienda il Primo Ministro è l'imprenditore, il Consiglio dei Ministri è il Consiglio di Amministrazione, l'elettorato alle elezioni generali è l'Assemblea dei Soci.

Nel C.U. il Primo Ministro avrà il massimo dei poteri di gestione del Governo, piena responsabilità e autorità su i Ministri, i quali risponderanno solo e direttamente al Primo Ministro. I ministri saranno ridotti a cinque, mentre i ministeri rimarranno più o meno come quelli attuali e saranno gestiti dai Sottosegretari sotto la direzione e controllo dei Ministri.

Il Primo Ministro avrà inoltre piena libertà di emanare Decreti Legge, che avranno effetto immediato e sei mesi di validità. Qualora il Parlamento non li approvasse entro i primi sei mesi, il Primo Ministro avrà la facoltà di chiedere l'approvazione all'elettorato tramite votazione generale, con la procedura del referendum senza sbarramento del quorum.

onu_2Il Presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale e i partiti dell'opposizione controlleranno che l'operato del Governo rimanga sempre nei limiti costituzionali.

O.N.U. : si è sempre più screditata, dimostrando che è impotente, infatti ha sempre fallito a meno che gli U.S.A. non abbiano preso in mano l'organizzazione degli interventi come in Irak, in Etiopia, in Bosnia e nel Kossovo o sia stata forzata come è successo ultimamente con l'intervento francese in Libia.

L'ONU, a mio avviso, andrebbe mantenuta solo come centro diplomatico. (vedi Ordine Mondiale)


Ordine Mondiale: credo che tutti i paesi democratici dovrebbero adoperarsi per evitare le guerre, evitare la proliferazione delle armi atomiche, propugnare il disarmo totale, diffondere la democrazia. I paesi democratici si potrebbero unire in un'alleanza per formare un unico esercito di pronto intervento in tutte le parti del mondo per sedare guerre, evitare possibili massacri di dittatori, o per interventi di tipo "umanitario" come in Etiopia. Per essere credibile dovrebbe essere di grosse proporzioni, anche se non gigantesche, ad esempio un milione di uomini più una flotta navale e una aerea.

terra_3Le forze alleate, USA, Canada, Europa occidentale, Australia, Giappone, i paesi dell'Est che possano dimostrare di essere veramente democratici (almeno due partiti più altre garanzie da stabilire) dovrebbero intervenire sempre, automaticamente in ogni caso di guerra, sia essa anche civile o di secessione, in ogni caso di massacri compiuti da dittatori o da maggioranze su minoranze fino alla completa resa incondizionata delle parti belligeranti.

La punizione per i paesi colpevoli dovrà essere il disarmo immediato e completo di tutte le loro forze, il pagamento di tutti i danni di guerra (anche in tempi lunghissimi, a seconda delle possibilità economiche), il pagamento dell'intervento delle forze alleate e il sostentamento di una forza multinazionale che dovrà rimanere, per un tempo da stabilirsi, nel paese aggressore per il controllo militare necessario. Tutta la classe dirigente causa della guerra dovrà venire esautorata da mansioni politiche, amministrative o militari e verrà processata, nel caso di crimini, come criminali di guerra.

Nel caso in cui i paesi belligeranti non fossero delle democrazie, la democrazia dovrà venire instaurata indicendo libere elezioni sotto il controllo di osservatori internazionali. Il paese aggressore inoltre dovrà pagare una multa a seconda delle sue possibilità economiche che andrà devoluta per gli aiuti alle vittime della guerra.

pace_2Ospedali: vedi Sanità

Pacifisti (vedi anche Sicurezza Nazionale): siamo pacifisti, ma non idioti, cioè senza il disarmo unilaterale.

Pensionati: vedi Anziani

Pianificazione: del territorio, delle città (vedi Urbanistica)

Politica: la politica è una cosa sporca. Questa è un luogo comune condiviso da molti. Ma la politica è fatta di atti, azioni, scritti, pensieri, opinioni, quindi sarebbe più giusto dire che gli atti, le azioni, gli scritti, i pensieri, le opinioni che riguardano in qualche modo la politica sono sporchi. Ma gli atti, i pensieri, ecc. li hanno o li fanno gli individui, quindi bisognerebbe piuttosto dire che sono gli individui a essere sporchi.

Ma quali individui fanno politica? Certamente i politici di professione, ma anche i giornalisti, i cosiddetti "opinion leaders", tutti noi quando andiamo a votare, tutti noi quando ci asteniamo dal voto, tutti noi quando diciamo: " Questo governo fa schifo", oppure: "Dovrebbero diminuire le tasse". Dovremmo allora dire che tutti noi siamo sporchi? Ovviamente no! E' evidente che la politica può essere sporca perché ci sono alcuni individui che sono sporchi, come ci sono individui sporchi in tutti i settori della società.

Bene, se non vogliamo essere silenziosi e accondiscendenti complici di questi sporchi individui, non ci resta altra scelta che quella di impegnarci di più politicamente.

Unisciti a noi a cambiare la politica. Unisciti a noi a pulire la politica. Unisciti a noi a cambiare il sistema.

UNISCITI A NOI E NON SARAI MAI SOLO


Poste: le poste verranno privatizzate con il metodo della cooperativizzazione. Anche qui sono evidenti i vantaggi che verranno ottenuti. Lo Stato sarà sgravato dalle spese del servizio, mentre le aziende che opereranno in regime di concorrenza ottimizzeranno il servizio e i dipendenti parteciperanno agli utili in modo uguale.

rolls_royce_7Poveri e ricchi: ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri; è questa la realtà mondiale fotografata dal Rapporto sullo sviluppo umano 1996 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Secondo le stime dell'ONU, i poveri sono aumentati del 17 per cento, mentre 385 supermiliardari possiedono ricchezze pari ai redditi annuali di 2 miliardi e 300 milioni di persone. Cioè il 45% della popolazione mondiale.

Qualche nome? Bill Gates, il genio del computer, con i suoi 18 miliardi di dollari potrebbe "comprarsi" gli abitanti di Afghanistan. Bhutan e Ciad. La regina d'Inghilterra ha un patrimonio di 8 miliardi e solo un anno fa è stato proposto di farle pagare le tasse. Ah! Dimenticavo. La regina possiede un patrimonio artistico valutato in mille miliardi di euro. Comunque il governo britannico elargisce alla graziosa regina 140 milioni di euro l'anno per le spesucce di rappresentanza.

Più modesto Silvio Berlusconi, infatti il suo patrimonio è solo pari a quello di tutti gli abitanti del Niger.

Una piccola lista (2011) dei ricchi d'Italia:

Primo in Italia, ma solo 32° nel mondo, Michele Ferrero e famiglia, proprietari della FERRERO, con un patrimonio di 18 miliardi di dollari.

Secondo in Italia, 71° nel mondo, Leonardo del Vecchio, proprietario della LUXOTTICA, $ 11 miliardi.

Terzo in Italia, 118° nel mondo, Silvio Berlusconi e famiglia, FININVEST, $ 7,8 miliardi.

Quarto in Italia, 136° nel mondo, Giorgio Armani, proprietario della GIORGIO ARMANI, $ 7 miliardi.

Ancora un dato su Berlusconi: il reddito dichiarato nel 2009 era di € 23 milioni, nel 2010 è stato di € 40 milioni. Un aumento di 17 milioni, pari a quasi 1l 78%, capisco perchè era così ottimista riguardo la crisi.

Poveri in Italia1993 1995199819992006200720102011
in milioni 5.0 6.5 7.0 7.4 7.5 8.9 8.9 n.p. 
di cui poverissimi       2.0 2.3 ? 3.1 n.p.

Come si può vedere i poveri aumentano ogni anno e tutte le previsioni parlano di aumenti continui anche nei prossimi anni.

Comparando le cifre del 2007 e quelle del 2010 sembrerebbe che i poveri siano diminuiti; pensare che ciò sia possibile dopo lo scoppio della peggiore crisi economico/finanziaria mondiale degli ultimi cent'anni, con gli effetti devastanti che ha prodotto sull'occupazione e sul potere d'acquisto dei cittadini, è naive se non addirittura demenziale. Se poi consideriamo le cifre ISTAT (7.8 milioni di persone povere), che contraddicono gli studi della CARITAS e di altri organismi internazionali, viene da pensare a un tentativo delle istituzioni di minimizzare i dati per fini politici.

poveri_1Consideriamo le cifre del 2006, più omogenee fra i diversi studi. Ci sono 2.600.000 famiglie povere in Italia per un totale di 7.500.000 persone. Inoltre nel Sud d'Italia ben il 50% delle famiglie sono a rischio di povertà.

Sono ben 2.330.970 le persone che in Italia hanno avuto, spesso o qualche volta, difficoltà a comperare cibo necessario al loro mantenimento.

Sono poveri il 30 % dei nuclei familiari con tre figli a carico, il 20 % delle famiglie con due figli a carico, il 12.5 % delle coppie di anziani.

Delle coppie di ultrasessantacinquenni il 4 % non ha avuto i soldi sufficienti per i generi alimentari, mentre delle coppie con tre figli a carico sono ben il 10.9 %

Ritorniamo alle cifre ISTAT per il 2010.

Sei considerato povero relativo se guadagni meno di € 980 al mese. Sei un povero assoluto invece se siete in due in famiglia, vivete al Nord e guadagnate al mese € 956. Se invece siete in due e vivete al Sud siete considerati poveri assoluti quando guadagnate meno di € 742 al mes

Il C.U. combatterà la povertà prima di tutto eliminando per legge la disoccupazione e quindi con il conguaglio delle pensioni e l'assistenza completa temporanea ( vedi le voci: Anziani, Assistenza e Disoccupazione).


Privatizzazioni: (Dalla precedente stesura) Le privatizzazioni? Ferme con mille scuse. Dopo la stagione delle scalate, dell'espansione, delle aziende contese a colpi di centinaia di miliardi, i grandi capitalisti italiani hanno innestato la retromarcia. E vendono. Il paradosso è che a darsi un gran da fare per compere sono le società pubbliche, proprio quelle che dovrebbero essere investite dal vento delle privatizzazioni.

Ma chi potrebbe comperare? La svalutazione della lira, i problemi di liquidità dell'industria privata italiana che annuncia dismissioni di partecipazioni non strategiche non permette di sperare a una facile vendita. E chi mai comprerà allora? Solo gli stranieri agevolati dalla svalutazione di fatto della lira.

2007. Non è cambiato molto da allora e comunque la situazione italiana è peggiorata. Di positivo c'è solo che adottando l'euro l'Italia ha risolto il problema della svalutazione della lira, mentre con i problemi di liquidità in cui si ritrova, l'industria italiana non sarà capace di competere con i colossi stranieri.

confineProprietà: molti popoli non conoscevano il concetto di proprietà, come ad esempio i pellerossa.

La stragrande maggioranza della proprietà terriera nel mondo è stata assegnata a seguito di eventi o azioni aggressive quali guerre, rivoluzioni, confische di governi, tiranni, o comunque di potenti ai danni di deboli; praticamente sono stati perpetrati dei furti legalizzati e quindi non si può che concordare con Proudhon : " La proprietà è un furto."

Il primo uomo che, avendo cintato un pezzo di terra, si credette in diritto di dire: "Questo è mio" e trovò della gente abbastanza ingenua da credergli, fu il vero fondatore della società civile. (Gian Giacomo Rousseau)

Quell'ipotetico primo uomo può essere considerato anche il primo ladro di terra.

Referendum: è uno degli strumenti più democratici che ci siano in Italia. Probabilmente si dovrebbe istituire anche il referendum propositivo, ma penso solamente quando gli Italiani saranno più colti dal punto di vista politico.

Ricchi: vedi Poveri

dottori_3Sanità: privatizzazione completa di tutte le strutture sanitarie e di tutte le prestazioni sanitarie, questo permetterà l'ottimizzazione dei servizi eliminando anche gli sprechi di gestione. Il pagamento delle spese verrà fatto tramite polizza di assicurazione che coprirà tutte le ipotesi di malattia e di infortunio del lavoratore e della sua famiglia. Il lavoratore pagherà anche una quota extra per coprire, in percentuale, la parte dei disoccupati (pochi, solo una percentuale fisiologica dovuta ai tempi tecnici di assunzione tra un impiego e l'altro) e delle loro famiglie.

La cifra base sarà uguale per tutti i lavoratori, cambieranno soltanto le quote riguardanti le malattie professionali e le quote riguardanti gli infortuni professionali. La quota a favore dei disoccupati varierà a seconda del rapporto disoccupati/occupati in percentuale sulla quota base.

( Esempio: se i disoccupati sono il 10% della forza lavoro, il lavoratore pagherà la sua quota base più il 10%, se i disoccupati sono, diciamo il 5%, il lavoratore pagherà la sua quota base più il 5%). Questo permetterà lo stato di sgravarsi della spesa sanitaria e allo stesso tempo tutti i cittadini, anche quelli non occupati saranno sempre coperti da assicurazione sanitaria.


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Scandali: (dalla precedente stesura)

Cooperazione italiana: tra il 1979 e il 1992 sono stati stanziati 42milamiliardi di lire (21 miliardi di euro) per aiuti ai Paesi poveri. Tangenti, irregolarità nelle commesse, sprechi, progetti inutili, migliaia di miliardi dispensati non sulla base dei bisogni delle popolazioni cui gli aiuti erano destinati, ma distribuiti con la logica della lottizzazione, degli interessi dei partiti e delle priorità politiche della Farnesina.

Vediamo solo una lista parziale dei lavori fatti in Somalia al tempo del dittatore Siad Barre. (Il totale è di 1.600 miliardi di lire della Cooperazione e 193 milioni di dollari del Fondo rotativo): un complesso agrozootecnico ad Afgoi, 51 miliardi, appaltato alla Giza di Reggio Emilia, mai terminato; una conceria (17 miliardi Giza) affidata allo stilista Nicola Trussardi, mai entrata in produzione; un mattatoio a Mogadiscio ( 8 miliardi, Giza ) rivelatosi insufficiente; lo zuccherificio di Johar (4,5 miliardi, Techint), inutilizzato; due ospedali a Corioley (5 miliardi) e Alula (2 miliardi) mai usati; la strada fra Garoe e Bosaso, considerata del tutto inutile dalla Banca mondiale e dal Fmi, ultimata nel 1990 da quattro imprese italiane (Lodigiani, Astaldi, Cogefar, Moltedil) con un costo di 260 miliardi per 430 chilometri; i 120 camion destinati a trasportare viveri e finiti nell'esercito di Barre; i pescherecci (60 miliardi) e le quattro navi (64 miliardi) sparite nel nulla; i silos per lo stoccaggio delle eccedenze alimentari in vetroresina (8 miliardi, Calvin silos), squagliatisi al sole; la fabbrica di prodotti farmaceutici, finanziata due volte, che vendeva medicinali ad alto costo solo all'Italia; l'impianto di fertilizzanti (70 miliardi, Technipetrol) per 45 mila tonnellate di urea all'anno e mai entrato in funzione..

industry_8EFIM (controlla tra le altre la Oto Melara, l'Agusta, Breda, Avis, Sma, le Officine Galileo) Quando nel luglio del 1992 il ministro del Tesoro, Piero Barucci, chiamò il professore Alberto Prediera liquidare l'Efim, nessuno pensava che la situazione del disastrato e superlottizzato ente a partecipazione statale ( il cui ultimo presidente socialista Gaetano Mancini è stato arrestato per truffa e falso in bilancio ) fosse più nera di quanto l'avessero descritta sino allora i giornali. Se in vita l'Efim è costato migliaia di miliardi ai contribuenti italiani, una volta chiuso e posto in liquidazione si è rivelato un pozzo senza fondo. Sono ben 14.000 i miliardi che il Tesoro ha dovuto stanziare per fronteggiare la complessa e lunga liquidazione, pagare i fornitori e i creditori. Tutto questo senza neanche salvare tutti i dipendenti, infatti sono più di 2.500 gli esuberi del personale.

Penelope: è il costruttore di Ancona che per 15 anni aprì centinaia di cantieri senza mai finire un'opera, guadagnando miliardi con le revisioni prezzi. Esempio: per fare delle opere che l'Anas prevedeva di finire in 10 anni, con il costo di 70 miliardi, il costruttore finirà di incassare nel 2008 ben 862 miliardi. 2° esempio: a Macerata ha incassato 166 miliardi e costruito 5 km di superstrada.

SAFIM: (del gruppo Efim) Vicepresidente il figlio del Presidente della Repubblica Leone. Finanziava in leasing prodotti mai acquistati per poter così spartirsi il finanziamento tra cliente e dirigenti della società.

SIR Nel 1994 l'IMI ha pagato 980 miliardi agli eredi di Rovelli per la SIR. Parte dagli anni 60, quando Rovelli, dopo aver stretto rapporti con il dc Giulio Andreotti e con altri politici, costruì dal nulla un impero con prestiti agevolati dello Stato e banche pubbliche. Ma nel ‘78 la sua Sir fu travolta dai debiti, contratti in maggioranza con l'IMI. Partirono inchieste penali. Poi fu varata una legge speciale e nacque un Consorzio di salvataggio. Complessivamente, secondo l'IMI, l'intervento sulla Sir costò al sistema creditizio circa 4 mila miliardi di lire (pari oggi a circa 12 mila miliardi di lire). Ma Rovelli, con Andreotti alla Presidenza del Consiglio, riuscì a spuntare dal Consorzio delle condizioni apparse allora solo d'immagine. Nell ‘82, spariti i rischi penali, Rovelli fece causa all'IMI proprio in base a quegli impegni. Le prime polemiche ci furono quando l'Imi perse il giudizio presso la Corte d'appello di Roma, che era presieduta da Carlo Sammarco, un magistrato considerato molto vicino alla corrente andreottiana. In Cassazione un colpo di scena. Sparì una procura dall'incartamento presentato dall'Imi. Quell'inadempienza formale determinò la condanna dell'IMI al pagamento agli eredi di Rovelli che vivono in Svizzera.

Un piccolo elenco di scandali plurimiliardari: Banco Ambrosiano, Carceri d'oro, Lenzuola d'oro delle FFSS, Montedison, Ligresti, Parmalat ...


scuolaScuola: vi siete mai chiesti chi è che paga la scuola? Per frequentare la scuola superiore e poi l'Università, lo studente paga una tassa annuale irrisoria, che non copre neanche un decimo delle spese sostenute dallo stato. Quindi siamo tutti noi, con le tasse, che manteniamo gli studenti nella loro carriere scolastica. Quindi, se ci pensate bene, l'operaio o l'artigiano, che magari non ha neanche la licenza media, deve pagare la maggior parte delle spese per gli studi dei figli del medico o dell'avvocato, che a loro volta diventeranno dei laureati, dei liberi professionisti profumatamente pagati. Tutti noi cioè finanziamo gratuitamente la carriera dei liberi professionisti, più o meno ricchi, che magari (oltre l'inganno la beffa) evadono il fisco e non pagano così neanche la parte dei contributi sostenuta dagli stipendiati.

La nostra visione della scuola, da quella materna all'università, è di una scuola completamente privatizzata, sempre con il metodo della cooperativizzazione ( quindi : 1 - la competitività eviterà gli sprechi e ottimizzerà l'offerta dei servizi; 2 - i guadagni saranno divisi fra i dipendenti stessi della scuola). Le spese non saranno più sostenute dallo Stato, ma solo anticipate, perché saranno lo stesso utente e in misura almeno pari, anche il datore di lavoro a pagare posticipatamente e in forme rateali lunghissime (eventualmente anche durante tutto l'arco della vita lavorativa) le spese per il mantenimento di tutte le strutture scolastiche.

Come già detto, noi prevediamo la piena occupazione in tempi relativamente brevi nella Società Cooperativistica, comunque, nel periodo di transizione, i dipendenti e le aziende pagheranno, in percentuale, i costi sostenuti per i cittadini non occupati.

Neanche la spesa per l'istruzione quindi verrà gravata sulle casse dello Stato.

Servizio civile: verrà costituito un servizio civile, obbligatorio per tutti i cittadini. L'addestramento verrà effettuato nella regione di residenza del cittadino, mentre l'espletamento del servizio stesso nella provincia di residenza. Gli interventi straordinari per terremoti, alluvioni, ecc. verranno effettuati su tutto il territorio nazionale. Gli interventi ordinari, (pattugliamento antincendio, vigilanza del patrimonio artistico, vigilanza del patrimonio naturale, ecc.) verranno effettuati solo sul territorio provinciale di residenza. La durata del servizio civile verrà stabilito in base alle esigenze del momento. Il cittadino inizierà il servizio al momento della fine della sua carriera scolastica e servirà, oltre a dargli un primo approccio al mondo del lavoro, a impartirgli il senso dello Stato e dell'appartenenza alla Nazione.

Servizio Militare: vedi Sicurezza Nazionale

cerimonia_alzabandiera_Trieste.jpgSicurezza nazionale: pur essendo noi pacifisti e internazionalisti, siamo convinti che non sia possibile prevedere, a tempi brevi, la smobilitazione generale degli eserciti. Siamo però convinti che, pur non potendo privatizzare le forze armate, le stesse possono venire gestite nello stesso modo di un'azienda privata, cioè minimizzando i costi e ottimizzando tutti i servizi. I vertici militari, come i dirigenti d'azienda, verranno compensati con incentivi, premi ed eventualmente con percentuali per i risultati raggiunti, sia per le spese risparmiate, sia per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le forze armate verranno in ogni caso dimensionate alle effettive necessità della nazione.

Spesa Pubblica: vedi Debito Pubblico

Statali: Giacomo Vaciago economista consulente di Palazzo Chigi:" Con 3 milioni 600 mila unità in Italia abbiamo il doppio dei dipendenti pubblici che servirebbero." Con la privatizzazione totale effettuata dal C.U. si avrà il ridimensionamento o l'ampliamento del personale secondo le esigenze del settore.


statistics_1Statistiche: Vediamo alcuni dati interessanti che riguardano l'Italia.

Abusivi e dopolavoristi 7 milioni e 200 mila unità (che evadono tasse per più di 30 miliardi di euro)

Assenteismo negli uffici statali; due mesi all'anno per ogni dipendente statale pari a 15 milioni di giornate all'anno (63,7% per malattia).

Assenteismo più alto: Ministero di Grazia e Giustizia 15,2% - Beni Culturali 13,1% - Pubblica Istruzione 11,8%

Debito pubblico: ultimi anni

Debito Pubblico
Anno In miliardi di EuroIn miliardi di Lire 
1997 € 1.195 L. 2.313.422
1998 nov. € 1.252 L. 2.425.183
1999 marzo € 1.258 L. 2.436.411
2002 € 1.359  
2004 € 1.500  
2005 € 1.551,4  
2007 luglio € 1.607,7  
2008    
2009    
2010 gennaio € 1.790,8  
2011 gennnaio € 1.879,9  
2011 giugno € 1.890,6  
2012 gennaio € 1.935,8  

Come si vede nessun governo è mai riuscito a fermare l'aumento del debito pubblico, malgrado gli impegni presi in campagna elettorale.

Occupati e inattivi:

Anno Popolaz. residenteOccupati Inattivi In età lav. (15-64)Inattivi In età non lav. Inattivi Altri
2006 58.435.000 22.988.000 14.439.000 19.334.000 1.674.000
2011 60.626.442 22.948.000 15.205.000    

 Disoccupati:

Disoccupati199419951996199719992005200620072009201020112012
 Ufficiali  ...  7.7%  6.8%  6.4% ... 7.1% 6.5% 5.7% ... 8.5% 8.9% 9.2%
 Reali  11.5%  ...  12.0%  ... 12.4% ... ... 12.5% ... 12.0% ... ...

Dalla tabella precedente si nota che la disoccupazione continua ad aumentare ogni anno, malgrado le promesse di ogni governo italiano. Certo il governo e gli enti governativi divulgano altri dati, per il 2007 parlano di tasso di disoccupazione del 6.4 %. Peccato però che per ottenere questo dato abbiano considerato solo i disoccupati che loro considerano " attivi" nella ricerca di lavoro, cioè solo quelli che periodicamente si rivolgono, per la ricerca del lavoro, agli enti pubblici. Tutti quelli che, magari giornalmente, si rivolgono con visite, lettere, contatti a ditte o enti privati sono considerati "inattivi" e pertanto non compaiono nel tasso di disoccupazione. Stessa sorte per quei disoccupati, specialmente giovani che, stanchi di una pluriennale inutile ricerca, si scoraggiano e abbandonano la ricerca attiva.

 2005 200620072008200920102011 Sett
Tasso di attività   62.7% 61.8% 62.8% 62.3% 62.1% 62.1%

Il tasso di disoccupazione per l'Italia calcolato con questi nuovi metodi governativi sono: 7.7 % per il 2005; 6.8 % per il 2006 e 6.4 % per il 2007. Che utilità può avere questo nuovo metodo se non quello di nascondere la vera entità del problema? E' più indicativo allora considerare il tasso di attività per conoscere la reale situazione lavorativa. Se fosse vero che, come spiegato dai dati governativi, la lavoro_minorile_2disoccupazione diminuisce, allora il tasso di attività dovrebbe aumentare. Invece non è così. Il tasso di attività della popolazione italiana in età lavorativa è diminuito passando da un già basso 62.7 % del 2006 al 61.8 % del 2007.

Questo dato descrive il fatto che il numero degli Italiani che lavorano è in calo, 413.000 unità in meno in tutta Italia, così ripartiti: - 0.3 % al Nord (molto contenuto), - 4.1 % al Sud, e - 5.4 al Centro (un crollo).

Lavoro minorile: sono 250 milioni i bambini tra i 5 e i 14 anni che vengono sfruttati nel mondo. ( Anche in Italia i bambini vengono sfruttati, le ultime stime parlano di più di 500 mila .)

Lavoro nero.La Banca d'Italia stima che ci siano in Italia 10 milioni di lavoratori in nero (cioè che lavorano senza fatturare e senza pagare contributi e assicurazioni), di cui 7 milioni come secondo lavoro. Questo fenomeno, tra le nazioni del primo mondo, è tipicamente italiano. Infatti, il lavoro in nero in Italia arriva al 27 %del PIL, mentre scende al 10 % in Germania e solo dall'uno al due percento in Francia. Questo fenomeno italiano è in parte dovuto alle tasse troppo alte e alla burocrazia.

Nel 2011 ben 2,1 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni non lavorano e non frequentano nessun corso di istruzione o formazione. 

poveri_5Poveri. In Italia sei considerato povero se sei solo e guadagni meno di 582 euro al mese, mentre una famiglia composta da genitori e un figlio è povera con un guadagno di meno di 1.290 euro mensili.

Il tasso di povertà tra i minori è arrivato al 17 % che è uno dei più elevati nei paesi evoluti.

Il 4 % degli Italiani dichiara di non avere un reddito sufficiente per vivere.

In Italia ci sono 8.9 milioni di poveri, pari al 15.8 % della popolazione.

Anno Poveri in Italia Poveri Assoluti 
2009 7,5 milioni 12,8% della popolazione 2,43 milioni 4,1% della popolazione
2010 8,9 milioni 15,8% della popolazione 3,15 milioni 5,2% della popolazione

I poveri stanno aumentando ogni anno, dimostrando una volta ancora che il Capitalismo distribuisce le sue ricchezze in modo non equo.

Altri dati statistici interessanti o curiosi: non pagano l'autobus 5 milioni di viaggiatori l'anno, 120 mila a Milano - ci sono 3 milioni di evasori del canone TV - furti di opere d'arte: 30 mila l'anno - il 40% va in chiesa - 9.2 % attivi nel volontariato - 63% non ha nessuno svago (ad eccezione della TV) , nemmeno una passeggiata nei boschi.


Tangentopoli (dalla precedente stesura): Il Centro Einaudi di Torino ha stimato che i partiti abbiano ingoiato 10 mila miliardi di lire ogni anno e ininterrottamente per 15 anni. Quindi un totale di 150 mila miliardi ( 75 miliardi di euro). Grosso modo equivale al deficit nazionale. Soltanto dall'Eni, come ha sostenuto l'ex direttore finanziario dell'ente petrolifero di Stato Florio Fiorini, sono usciti 1500 miliardi destinati a rimpinguare le finanze della Dc 40%, del Psi 40%, dei socialdemocratici 10% e dei repubblicani 10%; 1500 miliardi da rivalutare perché erano sborsati negli anni Settanta.

Dovremmo dare un colpo di spugna a tutto questo?

Tangentopoli è un fenomeno recente?

dx_2La corruzione è sempre esistita, c'era ai tempi del fascismo, ai tempi di Napoleone, ai tempi di Cesare ed è provato che esisteva già ai tempi dei faraoni. Però difficilmente arrivava ai livelli raggiunti da tangentopoli nell'Italia odierna. Ma come si è arrivati a una corruzione così estesa da sembrare quasi una istituzione del sistema politico italiano? Davvero nessuno sapeva di questo fenomeno?

Vediamo cosa scriveva Pier Paolo Pasolini il 24 agosto 1975 sul Corriere della Sera: "Dunque: indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione di denaro pubblico, intrallazzo con i petrolieri, con gli industriali, con i banchieri, connivenza con la mafia, alto tradimento in favore di una nazione straniera, collaborazione con la Cia, uso illecito di enti come il Sid... e magari anche distribuzione borbonica di cariche pubbliche ad adulatori... Ecco l'elenco "morale" dei reati commessi da coloro che hanno governato l'Italia negli ultimi trent'anni, e specie negli ultimi dieci..."

Mentre per rispondere a come si è arrivati a questo tipo di corruzione così diffuso leggiamo Antonio di Pietro (da Panorama 15 novembre 1992): " Le imprese di partito sono quei gruppi imprenditoriali contigui a talune segreterie le quali si dividono la torta degli appalti con modalità formalmente corrette ma sostanzialmente già decise a tavolino. ... L'impresa amica tenterà in tutti i modi di far lievitare i costi dell'appalto... ciò è reso possibile dal fatto che controllati e controllori sono amici. ... L'appaltante avrà un utile mediato di ritorno. ... Assistiamo sempre meno al ricorso all'asta pubblica per acquisire commesse pubbliche, mentre sempre più prendiamo atto di trattative private o di licitazioni private pilotate o appalti concorsi fittizi. ... Le ditte da invitare alla licitazione privata vengono cioè prescelte in base al loro affidamento politico. ... A volte l'Ente pubblico costituisce una società di capitali alla quale poi appalta, direttamente e senza alcun ricorso al libero mercato, delle rilevanti commesse ... a loro volta queste società trasferiscono in subappalto la commessa ricevuta ... finendo così per svolgere una mera attività di intermediazione".

Augusto Rezzonico ex senatore, ex sindaco, ex presidente delle Ferrovie Nord di Milano, ex segretario amministrativo regionale lombardo: " Andiamo in Parlamento. Diciamo che per mantenere il sistema dei partiti ci vogliono mille miliardi di lire l'anno. E stronchiamo il sistema delle tangenti."

sx_5Gli uomini politici, per poter essere eletti o rieletti avevano bisogno di cifre sempre più alte, perché i prezzi delle campagne elettorali erano saliti a cifre vertiginose. Una buona campagna elettorale in una grande città per un concorrente al parlamento costa almeno 500 milioni (di lire), fino ad arrivare al miliardo e più. I partiti non riuscivano (e non riescono) più a sostenere queste spese solamente con il tesseramento e il finanziamento legale privato. Così quale metodo migliore per fare soldi che concutere i privati o rendersi disponibili a venire corrotti?

Ora i nostri connazionali, con il referendum, hanno bloccato le sovvenzioni del governo ai partiti. Pensate che questo migliorerà la situazione? Per i partiti appoggiati dagli industriali la situazione non dovrebbe cambiare molto, ma cosa potranno fare i partiti che rappresentano più la classe lavoratrice che quella capitalista? E' chiaro che ci si volge a un periodo in cui solamente i miliardari avranno la possibilità di farsi eleggere. Proprio come negli Stati Uniti.


tasseTasse (dalla stesura precedente): La Gescal, la tassa che dal 1963 avrebbe dovuto essere destinata alla costruzione di case per i lavoratori dipendenti. Così da quasi 40 anni, ogni mese, più dell'1 per cento di ogni stipendio viene versato a un istituto che non ha mai costruito una casa, e che peraltro non esiste più dal 1973. Mansueti, i sudditi-dipendenti versano alla Gescal 5 mila miliardi l'anno (€ 2.5 miliardi). I fondi Gescal in passato sono stati destinati perfino alla Rai, oppure inghiottiti dal dissestato bilancio dell'Inps.

Stefano Micotri responsabile del Centro Studi della Confindustria: "E' giusto che il fisco continui a spellare il ceto medio con imposte sempre più pesanti pur di garantire gli interessi agli acquirenti dei Bot, molti dei quali evasori incalliti? Bot e CCT costano allo Stato 200 mila miliardi all'anno ( 100 miliardi di euro)."

Come già detto, il C.U. con la privatizzazione riuscirà a diminuire drasticamente la spesa pubblica, con questa operazione ci sarà la possibilità sia di aumentare gli investimenti sia di diminuire le tasse.

Inoltre c'è un altro aspetto delle tasse che crea grossi problemi all'Italia: l'evasione fiscale. Nessun governo è riuscito a sconfiggere questa piaga. Solo nel 1995 gli Italiani hanno evaso più di L. 500.000.000.000.000 si legge cinquecentomila miliardi di lire (pari a 250 miliardi di euro). Nel 2006 l' evasione arriva a 270 miliardi di euro.

Lo sapete cosa si può fare con una cifra del genere? Si possono costruire 500 milioni di metri cubi di edifici, pari a un milione e settecentomila appartamenti signorili da 100 metri quadri l'uno. O ristrutturare tutte le scuole e gli ospedali italiani. Oppure risanare i centri storici di Venezia, Genova, Roma, Napoli, Bari, Palermo ecc. ( una cinquantina di città). Oppure ripristinare il dissesto idrogeologico di tutto il paese evitando così altri sprechi di denaro pubblico con le riparazioni dei danni causati ogni anno da alluvioni, frane, ecc. In ogni caso si darebbe lavoro ogni anno ad almeno un milione di persone.

Se preferite si potrebbero dare cinquantamila euro annui a cinque milioni di poveri.

tax_3Eppure non è impossibile bloccare questo furto perpetrato a tutti quegli Italiani che le tasse le pagano. Anzi è piuttosto semplice. Basta far diventare tutti i cittadini esattori fiscali. Come? Basta aumentare le tasse del 100% e permettere di dedurre questo aumento previa presentazione delle fatture e degli scontrini fiscali di tutte le spese fatte. Troppo complicato? Solo a prima vista. Ogni cittadino dovrà conservare tutti i documenti fiscali a giustificare le detrazioni dovute. Troppo difficile? Basta saper fare una somma e conservare le fatture per alcuni anni. Troppo lavoro per i controlli del fisco? Non dimentichiamo che la cifra in questione è cinquecentomila miliardi annui ( € 250 miliardi ), potremmo impiegare centomila dipendenti per fare tutti i controlli e dopo aver pagato tutti per un anno, ci rimarrebbero sempre 496 mila miliardi di lire da spendere. ( € 248 miliardi )

Va inoltre data la partita Iva automaticamente a tutti le persone in età lavorativa in modo da permettere tutti i cittadini di pretendere la fatturazione da tutti i fornitori di materiale, manodopera o servizi. In questo modo, scomparirebbe il lavoro nero e verrebbero pagate Iva e tasse.

teatro_3Teatri lirici: sapete chi paga il biglietto del teatro? E' lo stesso ragionamento della scuola e dell'Università. Tutti i teatri lirici sono in uno spaventoso deficit e lo Stato puntualmente paga per risanare i loro bilanci. Questo viene fatto in nome della cultura, infatti se non intervenisse lo Stato, la maggior parte dei teatri dovrebbe chiudere. Benissimo. Ma alla fine, a vantaggio di chi viene fatto questo intervento? Di tutta la collettività? No! Della maggioranza dei cittadini? Neanche! E' a vantaggio di una piccola minoranza, soprattutto della classe dirigente che può presenziare alle prime con biglietti omaggio o pagando la decima parte di quello che dovrebbe costare un biglietto. Certamente anche il ceto medio ne è avvantaggiato, ma tutte le famiglie monoreddito, i dipendenti con lavoro precario o stagionale, le persone vicine al limite della povertà ed evidentemente i poveri sono esclusi da questo beneficio.

Fossero solo esclusi da un beneficio, pazienza, ma quello che fa imbestialire è che con le loro tasse, i ceti più deboli contribuiscono a mantenere i divertimenti dei ceti più ricchi. Insomma i poveri vengono derubati due volte, la prima vengono privati di parte del loro guadagno con la rendita del capitalista, la seconda vengono espropriati di parte delle loro tasse per sovvenzionare i ricchi.

treno_neve.jpgTrasporti: ferrovie, linee aeree, aeroporti, porti, ecc. da privatizzare, sempre con il metodo della cooperativizzazione. Sempre evidenti i vantaggi, lo Stato si sgrava dei problemi e dalle spese del servizio, le aziende che operano in regime di concorrenza ottimizzano il servizio e i dipendenti partecipano agli utili in modo uguale.


Umanista (Movimento):

Il cooperativismo ha molti punti in comune con il Movimento Umanista, vediamo l'estratto del documento del movimento umanista e poi alcuni commenti.

1) Mettono l'essere umano come valore centrale e proclamano: "Niente al di sopra dell'essere umano e nessun essere umano al di sotto di un altro".

Non si ispirano a teorie fantasiose su Dio, o sulla natura, la società, la Storia. Inoltre, pensano che il denaro non è tutto.

2) Sono ottimisti e pensano all'avvenire.

Per quanto riguarda il futuro, non sono né ingenui, né catastrofici. Tanto meno conservatori.

liberty_3_m3) Credono nella libertà e nel senso della vita.

Non credono che tutto sia predeterminato né che la vita sia assurda.

4) Lottano per superare la crisi generale e lo fanno in diversi fronti, ad esempio lavorativo, abitativo, sindacale, politico e culturale.

Non credono che bisogna rassegnarsi davanti allo stato delle cose.

5) Agiscono in solidarietà con le minoranze, i discriminati, gli oppressi e i bisognosi.

Rifiutano il distacco e l'indifferenza crescente verso gli altri.

6) Sono internazionalisti e aspirano ad una nazione umana universale.

Ripudiano la chiusura e il nazionalismo a oltranza.

7) Hanno una visione globale del mondo, ma portano avanti la loro azione per la trasformazione negli ambiti quotidiani. Collegano la loro vita personale con quella sociale e in ciò risiede la loro coerenza.

Non propongono false antinomie tra vita personale e impegno sociale.

8) Desiderano un mondo multiforme nelle etnie, nelle lingue, nei costumi; nei luoghi, nelle regioni; nelle idee, nelle aspirazioni; nelle credenze, nell'ateismo, nella religiosità; nel lavoro; nella creatività.

Non desiderano un mondo uniforme dove la diversità risulti discriminata.

ride_5_m9) Promuovono delle trasformazioni radicali delle strutture che danno origine ai problemi sociali.

Non sottolineano gli aspetti secondari della situazione attuale, occultando di conseguenza le questioni di fondo.

10) Propongono la trasformazione di fondo dell'assurdo rapporto tra i fattori della produzione, cioè capitale e lavoro. Inoltre, la compartecipazione di questi nella gestione e nella direzione dell'azienda.

Denunciano la speculazione immorale del capitale finanziario internazionale.


11) Agiscono in accordo con ciò che ritengono più giusto e favoriscono le trasformazioni che credono possibili e adatte all'epoca.

la voce del padroneNon vogliono padroni, dirigenti né capi, e non si sentono rappresentanti o capi di alcuno.

12) Propongono una organizzazione politica e amministrativa decentralizzata e federativa.

Non vogliono uno Stato centralizzato né uno Stato parallelo che lo rimpiazzi.

13) Aspirano a una democrazia reale tramite consultazioni dirette, referendum, elezioni dirette, piena capacità di eleggere e di essere eletti, leggi sulla responsabilità politica, ecc.

Rifiutano la democrazia formale in cui i vertici, separati dalle necessità dei cittadini, agiscono secondo interessi estranei al mandato ricevuto.

14) Appoggiano le minoranze chiedendo la garanzia di una rappresentatività adeguata, e l'adozione di tutte le misure che ne favoriscano nella pratica l'inserimento e lo sviluppo.

Lottano contro il neoirrazionalismo (razzismo, fondamentalismi, fanatismi, neofascismi e la xenofobia).

15) Immaginano una società flessibile ed in costante cambiamento in accordo con le necessità dinamiche dei popoli.

Considerano che il rifiuto a cambiare e il ritorno al passato costituiscono atteggiamenti antistorici.

16) Davanti alla violenza, non sono codardi e non hanno paura di affrontarla, utilizzando la non-violenza attiva come metodologia di azione.

riots 6Gli ripugna qualsiasi forma di discriminazione e di violenza fisica, economica, religiosa, sessuale, ideologica.

17) Definiscono chiaramente l'Umanesimo cosciente nella teoria e nella prassi, sottolineando le differenze con l'Umanitarismo.

Denunciano la malafede e il banditismo dell'Antiumanesimo (la ecologia naturalista, le Destre, l'Umanesimo teocentrico).

COMMENTI ALL'ESTRATTO DEL DOCUMENTO DEL MOVIMENTO UMANISTA:

direttori_171) Mettono l'essere umano ... condividiamo la prima parte, ma per quanto riguarda Dio, natura, ecc. il Cooperativismo lascia libero ogni individuo di formarsi una propria filosofia, un proprio pensiero una propria morale.

10) Propongono la trasformazione ... La trasformazione propugnata dal Cooperativismo è riassunta nei tre punti basilari : 1) Privatizzazione. 2) Trasformazione di tutte le aziende in cooperative. 3) Diminuzione delle ore lavorative. (vedi Lettera ai giornali)

11) Non vogliono padroni, dirigenti né capi ... Pienamente d'accordo sull'eliminazione del padrone, con il Cooperativismo tutti i lavoratori sono soci della cooperativa, ma qualsiasi organizzazione con un certo numero di persone ha bisogno di uno o più capi per evitare confusione.


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Urbanistica: vedi anche Architettura ed Edilizia. In Italia, alla fine della seconda guerra mondiale, si è iniziato, e si continua tuttora, a costruire dappertutto, senza criterio, con una pianificazione urbanistica carente o del tutto assente. Si è distrutta la campagna, la costa, la montagna, mentre le città si sono espanse a macchia d'olio. Inoltre si è permesso di costruire milioni di fabbricati abusivi. In ogni modo si sono costruite case anonime, senza stile e senza valutare appieno l'impatto ambientale.

Cosa si può fare per rimediare questa situazione? Prima di tutto si deve abbandonare quel tipo di pianificazione urbanistica che tiene in considerazione solamente lo studio del territorio in generale, senza approfondire tutti i particolari. Non basta una pianificazione generale per poter prevenire o risolvere i problemi urbanistici. Il piano regolatore generale è solo il primo passo dell'urbanistica, poi si deve passare allo studio di ogni singolo rione della città, successivamente a ogni singolo isolato, infine a ogni singola casa.

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Per una pianificazione completa si deve studiare ogni costruzione e l'impatto che essa avrà sulle costruzioni adiacenti e sul territorio. Non si deve tenere conto solo della situazione esistente, ma si deve, con lungimiranza, prevedere lo sviluppo nel prossimo futuro. Questo non lo può fare il singolo tecnico o un piccolo gruppo di dipendenti comunali. La pianificazione urbanistica e del territorio è una materia molto complessa e deve essere realizzata coinvolgendo più figure professionali e molti rappresentanti della comunità. Questi ultimi, pur non appartenendo alla schiera degli "addetti ai lavori", possono dare utili suggerimenti ai professionisti esponendo le varie necessità dell'utente finale.

Il piano regolatore generale dovrebbe venire redatto da un gruppo di architetti e ingegneri urbanisti in stretto contatto con l'autorità politica e con esperti economici che studiano le possibilità di sviluppo della città. Steso il piano regolatore generale a grandi linee, ogni singolo rione dovrebbe venire studiato da altri gruppi di urbanisti affiancati da ingegneri dei trasporti e da tecnici specializzati nelle più svariate discipline scientifiche. E' utile il parere del medico, dello psicologo, del botanico, ecc., perché il punto di vista di altri specialisti è indispensabile per evitare deficienze nella progettazione.

Dopo la stesura del piano particolareggiato del rione si progetterà ogni singolo edificio che dovrà essere costruito ex novo, che sostituirà edifici esistenti o che dovrà essere ristrutturato.

Solo così si eviteranno gli errori che si sono compiuti in tutte le città e paesi italiani negli ultimi sessant'anni.

ambulance_4_mUSL: vedi anche Sanità. Ogni persona ricoverata in ospedale costa 350 euro al giorno, di cui 200 per il personale. Si potrebbero ridurre queste spese aumentando gli interventi sanitari a domicilio, contribuendo così a diminuire la spesa sociale (scuole, sanità, pensioni, previdenza), che in Italia ammonta a 393 miliardi di euro annui.

Volontariato: I volontari in Italia sono circa cinque milioni. A prima vista tutto ciò è molto bello, esaltante, ci sentiamo orgogliosi di avere tanti volontari. Però non è giusto che i volontari sostituiscano lo Stato in tanti servizi materiali che dovrebbero essere acquisiti di diritto da ogni singolo cittadino. Noi già paghiamo questi servizi con le nostre tasse, non vedo perché, dopo aver pagato, siamo anche costretti a ringraziare qualcuno per la loro buona volontà.

Nel C.U. il volontariato sarà necessario solamente per offrire valori umani ai servizi materiali erogati dallo stato: quindi il volontario offrirà la sua amicizia, la sua comprensione, il suo calore umano.

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