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La paura di Berlusconi


berlusconi3 Berlusconi ha tre paure: la prima, alla caduta del suo protettore politico, Craxi, era: "Chi proteggerà i miei interessi?" La seconda, alla sua scesa in campo, era quella di perdere la sua "roba" e per questo fondò un partito di ultracapitalisti. La terza paura è quella di non riuscire a essere ricordato come un grande statista.

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ilvio Berlusconi è nato povero ... dice lui. Povero come lo può essere il figlio di un direttore di banca. Non si sa da dove abbia preso i soldi per cominciare, ma questo non ha importanza, perché l'imprenditore puro usa i soldi del capitalista per intraprendere. Quindi con i soldi degli altri iniziò una carriera sfolgorante nell'edilizia (Milano 2 e Milano 3) riuscendo a fare i suoi, di soldi. A questo punto, con i soldi suoi e con quelli di altri soci inizia a costruire un impero commercial-televisivo-finanziario-editoriale che lo fa diventare l'uomo più ricco e l'uomo mediatico più potente in Italia.

Berlusconi2Fino a questo momento lo ammiravo sinceramente; non ho mai avuto idoli, ma lui si avvicinava tantissimo a essere il mio idolo. A mio avviso, oltre ai pregi di imprenditore di successo aveva altri due pregi: mi era simpatico e, facendosi appoggiare e appoggiando a sua volta un politico socialista, dimostrava un interesse particolare ai problemi di quella che veniva definita "la classe operaia" e che io preferisco chiamare la classe dei dipendenti o Terza classe ( è quella formata da impiegati, operai, piccoli artigiani,contadini, casalinghe, disoccupati, precari, ecc.). Il politico era Craxi e il partito era quello socialista. Cadde Craxi, indagato e poi condannato in contumacia, e il partito socialista si sfasciò.

La prima paura di Berlusconi.

Berlusconi per la prima volta ebbe paura. Chi avrebbe protetto i suoi interessi? Chi avrebbe difeso politicamente le sue reti televisive? Dopo aver cercato invano un altro sponsor politico altrettanto potente e disponibile di Craxi decise di scendere in campo fondando un nuovo partito. A questo punto mi emozionai e trattenni il fiato. Che tipo di partito avrebbe formato? Quali sarebbero state le sue scelte? Avrebbe continuato l'opera del partito socialista o almeno la rotta che aveva indicato Craxi, diventando il paladino della Terza classe, l'eroe della Seconda e la guida della Prima? Berlusconi, a questo punto, sarebbe diventato il mio idolo, il mio primo idolo e sarebbe diventato l'idolo di tutti gli Italiani.


La seconda paura di Berlusconi.

No! Berlusconi non ebbe questo coraggio. Probabilmente non ebbe neanche l'intelligenza necessaria per compiere questo passo. Purtroppo è limitato dal possesso della sua "roba". E' limitato dalla paura di perderla. Avrebbe potuto diventare un grande statista, ricordato benevolmente e con nostalgia dagli Italiani e reso immortale dal suo fare, in tutto il mondo; invece ha scelto di essere amato da metà degli Italiani e odiato dall'altra metà e ricordato come un buffone dal resto del mondo.

Berlusconi ha scelto di formare un partito di destra, un partito della destra più becera, non una destra nazionalista con dei valori morali ( che si possono non condividere, ma che sono pur sempre valori morali), ma un partito di capitalisti dove l'unico valore è il denaro. Neanche il potere interessa loro o meglio, sono interessati al potere solo per la possibilità di aumentare il denaro. Ha formato il partito del monopolio, del capitalismo senza freni, il partito della delegittimazione dei giudici e della estromissione della classe lavoratrice da ogni potere.

Ha formato il partito del monopolio, del capitalismo senza freni, il partito della delegittimazione dei giudici e della estromissione della classe lavoratrice da ogni potere.

Certo non voglio dire che Berlusconi abbia pianificato tutto questo e probabilmente non l'hanno fatto neanche i suoi più stretti soci e collaboratori, ma quando formi un partito che si poggia quasi unicamente sugli imprenditori non puoi che prevedere una spinta inarrestabile verso il capitalismo puro, cioè il capitalismo che non vuole nessuna restrizione alla sua ricerca della massima ricchezza con qualsiasi mezzo.

L'ultima paura di Berlusconi.

S.B. è ambizioso e come tutti gli ambiziosi, appena raggiunto il suo obiettivo, non si ferma, ma si propone un nuovo obiettivo. Il nuovo obiettivo, appagato quello di essere l'uomo più ricco e potente d'Italia, è quello di venire ricordato positivamente nella Storia. Ha paura di non riuscirci ed è questa la sua ultima paura.

Banconote euroPer raggiungere questo ultimo scopo deve farsi eleggere per l'ultima volta Primo Ministro (e c'è riuscito), cambiare in meglio l'Italia salvando l'economia, risolvendo il problema della sicurezza e riformando il sistema giudiziario, ottenere l'approvazione della stragrande maggioranza degli Italiani per poi, alla fine del suo ultimo governo, venire eletto Presidente.

Anche in questa ultima impresa non riuscirà a perdere completamente il suo vizio di proporre qualche legge a suo vantaggio, qualche decreto salva rete quattro o blocca magistratura, ma dovrà stare più attento a non indispettire i suoi alleati e ancora più attento a non indispettire gli Italiani.

E' adesso che il popolo italiano diventa più forte, perché S.B. per raggiungere il suo obiettivo ha bisogno di tutti noi, quindi sta a noi pilotarlo dove vogliamo. Dobbiamo stare vigili su tutto quello che fa e non dobbiamo temere né esitare a protestare, a chiedere, a pretendere di portare l'Italia dove vogliamo noi.

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