Europee 2014. Perchè non ha vinto Grillo: paura, speranza persa, rassegnazione?
- Categoria: Politica
- Scritto da Roby Hood
Tutti, i giornalisti, gli analisti politici, i cosiddetti opinion leaders, si sono scatenati a spiegare perché Grillo non sia riuscito a sorpassare il PD e vincere così le elezioni europee. Molti hanno affermato che gli Italiani si sono spaventati dalle minacce di Grillo, ma è proprio così?
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utti, i giornalisti, gli analisti politici, i cosiddetti opinion leaders, si sono scatenati a spiegare perché Grillo non sia riuscito a sorpassare il PD e vincere così le elezioni europee. Molti hanno affermato che gli Italiani si sono spaventati dalle minacce di Grillo. Si sarebbero spaventati perché Grillo sarebbe potuto diventare un dittatore. Peccato però che le dittature di destra si siano sempre affermate con l'appoggio dei militari e degli industriali, mentre quelle di sinistra si sono sempre affermate con rivoluzioni o a seguito di guerre civili. Già mi vedo Grillo sostenuto dai militari, visto che è notoriamente un fascista, o alla testa dei pericolosissimi rivoluzionari a 5 stelle rosse, perché magari, sotto sotto è di sinistra.
Gli Italiani si sarebbero spaventati anche perché Grillo minacciava che avrebbe fatto i tribunali popolari e avrebbe punito politici e giornalisti. In effetti, Grillo ha minacciato di sottoporli a giudizio, di controllare quanto guadagnavano prima di entrare in politica e quanto dopo, per vedere se gli eventuali aumenti di reddito erano congrui. Sarebbe stato istituito il "politometro". Tutti gli Italiani si sarebbero terrorizzati al pensiero di vedere i loro amati politici sotto inchiesta e accompagnati a casa con una carezza. La sola idea di vedere i politici costretti a restituire i soldi rubati ha tolto il sonno agli Italiani spaventati da tanta ingiustizia. Penso che questa debba essere proprio la spiegazione più plausibile.
Anche Grillo, a caldo, ha dato la sua spiegazione. Ha accusato gli elettori di Renzi di essere dei vecchi pensionati che hanno paura del cambiamento. Sono sicuro che Grillo lo ha detto soltanto come primo sfogo, ma non lo pensa, non posso credere che Grillo pensi che la maggioranza degli Italiani non voglia il cambiamento.
Io ho un'altra spiegazione. Premetto di non essere un pensionato, ma solo perché alla pensione non ci arriverò mai (sto precorrendo i tempi), ma sono nell'età della pensione, quindi un vecchio. Un vecchio che vuole il cambiamento, ma che questa volta non ha votato Grillo. Perché non ho votato Grillo?
Sono d'accordo con molte idee di Grillo, dalla lotta per eliminare la casta alla partecipazione di tutti noi alle decisioni politiche tramite la rete e i referendum propositivi, dall'investimento nelle risorse alternative ad un cambiamento della politica economica che abbandoni il capitalismo sfrenato della finanza moderna e della crescita illimitata, per questo ho votato il M5S negli ultimi anni. All'inizio mi sono un po' risentito che Grillo impediva ai suoi di parlare in TV, ma ho capito subito che Grillo temeva le loro figuracce dovute a inesperienza. Mi sono rattristato e arrabbiato quando non ha voluto collaborare con Bersani, perché speravo che loro due assieme avrebbero eliminato definitivamente Berlusconi e iniziato quei cambiamenti necessari all'Italia, ma dopo qualche giorno ho capito che Grillo non si fidava ancora dei suoi e temeva che venissero fagocitati dal sistema. Non si poteva certo dargli torto e quindi ho pensato di sostenere ancora i 5 stelle con il voto.
C'è però un altro fatto da considerare. Grillo l'ha detto chiaro: "Quando vinceremo andremo al governo ed eseguiremo tutte le riforme necessarie senza dover scendere a patti con i vecchi politici." Quindi prima della vittoria, prima del 51% nessuna collaborazione, nessun patto, nessun compromesso.
A questo punto, arrivati alla vigilia dell'ultima elezione, ho capito che il M5S non poteva raggiungere la maggioranza prima del fallimento dell'Italia. Non c'è più tempo da perdere, siamo allo sfascio, lo sapete tutti, la disoccupazione è al 13 %, la disoccupazione giovanile al 42 %, il debito pubblico a € 2.107 miliardi, un milione e centotrentamila famiglie senza reddito di lavoro, ma soprattutto la produzione è calata del 25% e con questi dati, a meno di non prendere iniziative drastiche, siamo in una situazione di non ritorno. Ho quindi compreso che se Grillo non raggiungeva subito la maggioranza e iniziava così la sua rivoluzione di sistema eravamo condannati al fallimento. Il sorpasso dei 5 stelle sul PD era possibile, ma non il raggiungimento della maggioranza assoluta. Nessuno, neanche il M5S ha previsto, con queste elezioni, di superare il 35%, né di distanziare di molto il PD. Sperare di cambiare qualcosa con queste elezioni era assurdo. Quindi se con Grillo non si poteva ancora cambiare nulla, perché non provare con Renzi che ha sempre dichiarato di voler cambiare subito? Questo è il ragionamento che ho fatto io, che è più o meno il ragionamento che hanno fatto milioni di Italiani.
Riassumendo, Grillo, se vincerà, inizierà a fare dei cambiamenti fra qualche anno, Renzi potrebbe farli subito, quindi, visto che non abbiamo più tempo, perché non votare chi promette di farli subito? E così milioni di pensionati hanno votato Renzi proprio per il desiderio di cambiamento.
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