Cooperativismo Universale

Chi siamo


COOPERATIVISMO UNIVERSALE (sigla abbreviata C.U.)
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Chi siamo?
Siamo delle persone assolutamente insoddisfatte di questa società e convinte che con le nostre azioni (pacifiche) e soprattutto con le nostre idee potremo incidere sulla gestione e sul cambiamento del Sistema.

Siamo un gruppo convinto delle tre idee di base del Cooperativismo Universale perché sono idee semplici, di facile realizzazione se supportati da un numero sufficiente di cittadini. Siamo un gruppo che è destinato a diventare numerosissimo perché le idee che propugniamo sono idee potenzialmente condivise da tutti i disoccupati, da tutti i precari, da tutte le donne che non possono neanche sperare in un lavoro.
Non siamo un partito politico ma, se diventeremo tanti e se lo vorremo, potremo diventarlo.
Il C.U. è solo un'opinione che vuole diventare una corrente d'opinione; soltanto cambiando le opinioni si può cambiare il sistema definitivamente.

Che cosa vogliamo? Vogliamo giustizia, sicurezza, una vita dignitosa, vogliamo servizi efficienti, ma soprattutto vogliamo LAVORO!

Le idee


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Le idee base del C.U. sono tre e inscindibili.

  1. Privatizzazione di tutte le attività del Paese (privatizzazione totale).

  2. Trasformazione in cooperativa "ortodossa" di tutte le aziende del Paese.

  3. Diminuzione delle ore lavorative in percentuale uguale alla disoccupazione con l'obbligo dell'assunzione di disoccupati in modo da eliminare, per legge, la disoccupazione.

1. Privatizzazione - (clicca qui)

Privatizzazione. Quando parliamo di privatizzazione totale intendiamo non solo la privatizzazione di ogni singola attività economica, ma anche quella di istituzioni quali ospedali, scuole, polizia ecc. Certo non pensiamo che la polizia si trasformi in polizia privata, ma intendiamo che la sua gestione debba venire condotta seguendo le leggi dell'economia. La polizia pattuglia un'autostrada? E allora la società autostradale deve pagarne le spese. La polizia controlla un centro abitato? E allora il comune deve pagarne le spese. La polizia deve sedare dei disordini in uno stadio? Le società sportive coinvolte dovranno pagare le spese. Sicuramente riusciranno, molto velocemente, non solo a farsi rifondere dai tifosi, ma diventeranno i più attenti controllori dei tifosi indisciplinati. Quando tocchi la tasca del cittadino, questo diventa, quasi per magia, un cittadino modello.

Perché privatizzare? Perché è l'unico modo per ottimizzare la gestione di ogni attività. I soci sono sempre molto sensibili ai profitti e alle perdite.

2. Cooperative - (clicca qui)

Cooperative. Perché trasformare tutte le aziende in cooperative? Perché è il modo più semplice e sicuro per distribuire più equamente le ricchezze. Quando parliamo di cooperative ortodosse intendiamo sottolineare la differenza con le cooperative odierne.

Le cooperative attuali vengono formate dall'associazione di un gruppo di individui riuniti da uno scopo comune (produzione, consumo, ecc.) i quali in teoria uniranno i loro sforzi per ottenere e dividere equamente (di nuovo teoricamente) i frutti delle loro fatiche. In queste cooperative però, pochi soci o addirittura un individuo solo possono controllare, per mezzo di prestanome, tutta l'attività e i profitti della cooperativa e inoltre si possono assumere dei lavoratori senza che essi ne siano soci, vanificando così lo scopo dell'idea cooperativistica che consiste essenzialmente nell'equa divisione dei vantaggi ottenuti con il lavoro comune.

L’idea di cooperativismo universale prevede invece l'automatica divisione dei profitti in base all'ammontare delle ore impiegate da ogni singolo lavoratore della cooperativa. Facciamo un esempio: se alla fine dell'anno il totale delle ore lavorate da tutti i componenti sono un milione e io ho lavorato solo cento ore, la mia parte di profitto sarà di cento milionesimi del profitto aziendale. Oltre al profitto da dividersi a fine anno, ci sarà sempre la paga oraria che sarà regolata dalle leggi di mercato e garantita da un minimo sindacale.

Perché cooperativismo universale cioè generalizzato? Perché tutte le società, siano esse per azioni, a responsabilità limitata, o altro, dovranno essere trasformate per legge e in tempi brevi in cooperative. Queste cooperative non dovranno avere alcun limite di soci né limite di capitali e saranno regolate da leggi per evitare monopoli, garantire una concorrenza leale e assicurare altresì sia il produttore sia il consumatore.
L'idea del cooperativismo, lo sappiamo tutti, non è nuova, ma è nuovo il concetto di cooperativismo universale.

P.S. Il Cooperativismo Universale aborre lo sfruttamento, non l'individualismo. Pertanto sono tollerate (anche se non incoraggiate) le imprese individuali. Un qualsiasi libero professionista, medico, architetto, ecc. o un qualsiasi artigiano, sarto, falegname, ecc. potrà continuare la sua attività come impresa individuale.

3. Diminuzione delle ore lavorative - (clicca qui)

Diminuzione delle ore lavorative. La meccanizzazione dei procedimenti industriali e l'uso sempre più diffuso dei computer hanno creato una disoccupazione che ha raggiunto livelli allarmanti. Le previsioni a breve e medio termine sono molto pessimistiche, infatti, non solo non si vedono possibilità di diminuire la disoccupazione, ma tutti gli studi al riguardo concordano nel prevederne un aumento. Si possono certamente creare nuove professioni e, in effetti, molte nuove professioni nascono continuamente, ma molte di più diventano obsolete e vengono abbandonate. In ogni caso, nonostante i numerosi tentativi di quasi tutti i governi, non si riesce ad aumentare il tasso di occupazione.

work_less.jpgCosa si può fare per eliminare questa situazione? Si potrebbe agire come fa il governo italiano, cioè lasciare che ogni disoccupato se la sbrighi da solo. Il risultato è che qualcuno vivrà di piccoli espedienti, qualcuno si darà al crimine, qualcuno all’accattonaggio, altri alla prostituzione, qualcuno riuscirà a farsi mantenere dai familiari, ma pochi riusciranno a trovare lavoro. In ogni caso l'effetto sicuro sarà di avere una marea di cittadini frustrati, di famiglie distrutte, di gente sotto il livello minimo di povertà, (le statistiche parlano chiaro: 8.9 milioni di poveri in Italia) tutte persone che deluse e sfiduciate saranno portate o ad accettare passivamente la loro sorte diventando preda di alcool e droga, o a ribellarsi diventando motivo di malcontento e creando le premesse per rivolgimenti sociali.

Si potrebbe aiutare parzialmente i disoccupati come fanno negli Stati Uniti, con il risultato di avere un mucchio di emarginati un po' meno poveri, ma disincentivati a cercare un lavoro.

Si potrebbero aiutare i disoccupati con sussidi più sostanziosi come fanno in Gran Bretagna, con il risultato di perdere definitivamente una gran parte della popolazione alla vita attiva.

Oppure, con la diminuzione delle ore lavorative, si potrebbe dare lavoro a tutti quanti, recuperando così alla società, tutti i cittadini che lo volessero.

Tenendo conto che in Italia c'è il 12% di disoccupazione (conteggiando sia coloro che cercano lavoro “attivamente” sia quelli che sono “solo” disponibili a lavorare) e che diversi studi indicano in 300.000 i dipendenti pubblici in soprannumero, basterebbe diminuire il numero delle ore lavorative settimanali, da 40 a 35, per eliminare completamente la disoccupazione.

Così, con queste tre operazioni, semplici e senza nessun costo, si può eliminare la disoccupazione, eliminare la povertà, distribuire più equamente le risorse della nazione, azzerare il deficit pubblico, diminuire drasticamente prostituzione e criminalità. Una volta azzerato il deficit pubblico, si potrebbero diminuire le tasse, oppure utilizzare il surplus per migliorare i servizi (non più pubblici), investire somme maggiori nella ricerca, nella scuola o nella produzione, o semplicemente ridistribuire più equamente le ricchezze.

L'unico costo per realizzare un’organizzazione simile è quello di eliminare, in modo indolore, lentamente e senza traumi, la classe dell'alta borghesia che prospera e si arricchisce con lo sfruttamento del lavoro dipendente. L'alta borghesia non verrebbe eliminata del tutto, infatti, molto probabilmente i dirigenti di grosse imprese riusciranno sempre a ottenere alte remunerazioni, superiori di gran lunga a quelle dei semplici dipendenti. Lo stesso succederebbe con artisti o sportivi di gran successo. Anche molti liberi professionisti riusciranno sempre a diventare ricchi, ma questo non è di per se un male, lo è diventarlo con lo sfruttamento degli altri. Il successo di alcuni sarà un buon incentivo per tutti gli altri a migliorare.

E' utopistico un programma di questo tipo? Ci sembra proprio di no. Lo si potrebbe sviluppare in tutte le società democratiche avanzate in tempi piuttosto brevi. Lo si potrebbe iniziare già oggi in paesi dove governi un partito maggioritario o una coalizione formata da partiti che siano ispirati da idee cristiane, umanitarie o socialiste e non, come succede quasi dovunque, sostenuti da un "ideale" capitalista più o meno mascherato.

La quarta idea. Assieme alle tre idee fondamentali ce ne sono altre importanti per migliorare la nostra società, per la lettura delle quali ti rimandiamo al Manifesto, ma ce n'è una, la quarta, che va ricordata sempre; l'eliminazione dell'EVASIONE FISCALE.

L'evasione fiscale è un furto perpetrato a tutti quegli Italiani che le tasse le pagano; è un furto che nessun governo è riuscito a sconfiggere. Eppure non è impossibile bloccare questo latrocinio, anzi è piuttosto semplice. Basta far diventare tutti i cittadini esattori fiscali. Come? Basta aumentare le tasse del 100% e permettere di dedurre questo aumento previa presentazione delle fatture e degli scontrini fiscali di tutte le spese fatte. Troppo complicato? Solo a prima vista. Ogni cittadino dovrà conservare tutti i documenti fiscali a giustificare le detrazioni dovute. Troppo difficile? Basta saper fare una somma e conservare le fatture per alcuni anni.

Le azioni


DI VOLONTARIATO, LEGALI, PUBBLICITARIE, ECONOMICHE ecc.

ECONOMICHE

  • Raccolta di fondi per la fondazione di Cooperative di lavoro, artigianali,commerciali, industriali o altro.

LEGALI

  • Aiuto legale ai lavoratori nelle vertenze di lavoro.
  • Aiuto legale a tutte le vittime di soprusi.

PUBBLICITARIE

  • keyboard3Divulgazione delle idee del C.U. tramite scritti, conferenze, comizi, ecc.
  • Manifestazioni in proprio e supporto a manifestazioni di altre associazioni.

VOLONTARIATO

  • Assistenza agli anziani.
  • Assistenza ai bambini.
  • Pulizia degli ambienti naturali.
  • Pulizia degli ambienti cittadini.