Cooperativismo Universale

Chi affossa l'Italia

  • Categoria: Economia
  • Scritto da CoopUni

soldi 1 Una decina di banche e finanziarie ha il potere, muovendo enormi masse di denaro, di determinare la politica mondiale e di decidere sulla sorte economica degli stati. Questi gruppi finanziari, che speculano principalmente sul debito pubblico, hanno deciso di scommettere sull'Italia, anche a costo di farla fallire. Ci riusciranno?

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i sono, a livello mondiale, una decina di soggetti (banche e finanziarie) che controllano la maggioranza dei 600 mila miliardi di dollari che vengono investiti nel mondo; questi soggetti hanno il potere, muovendo enormi masse di denaro, di determinare la politica mondiale e di decidere sulla sorte economica degli stati. A valle di questi soggetti ce ne sono altre centinaia (sempre banche e finanziarie) che detengono il resto del capitale e sono sempre pronte ad accodarsi alle decisioni dei primi dieci. Il Gruppo Bilderberg è il soggetto più importante, dal 1954 questo club di fantamiliardari (non esiste un termine per descrivere personaggi che posseggono cifre attorno ai cento mila miliardi di dollari, miliardario sarebbe riduttivo) si riunisce segretamente per esternare ai soci i suoi pensieri e anche i suoi desideri. Qui possono palesare anche i desideri più inconfessabili, sono tra amici; e quasi sempre questi amici, che sono chiaramente le persone più influenti sulla terra, si prodigano, e con successo, a esaudire questi desideri. Quali sono i desideri tipici di questi ultramega miliardari che possiedono già tutto?

Il desiderio tipico è: "Quel tal governo sta emanando leggi che ridurranno sostanzialmente i miei guadagni o che non favoriranno in alcun modo le mie attività, come facciamo a fermarlo?" A questo punto uno degli amici risponderà che si può corrompere il primo ministro, oppure alcuni ministri, o una parte dei parlamentari, qualcuno ipotizzerà la svendita di tutti i titoli di stato di quel paese, qualcun altro che conosce meglio il paese in questione proporrà soluzioni più drastiche (non sto qui a ipotizzare quali). A questo punto, dopo una più o meno lunga entusiasmante discussione dove ognuno darà i suoi consigli, gli amici si accomiateranno senza necessariamente prendere alcuna decisione. Qualche tempo dopo però si saprà che quel tal governo avrà avuto ripensamenti sulla legge in questione, stravolgendola completamente, o non attuandola. In qualche altro caso il governo sarà addirittura dimissionario.

soldi 1La Goldman Sachs, la più grande banca d'affari al mondo, considerata anche la più prestigiosa e che sembra faccia parte del gruppo Bilderberg (ma va?), è sospettata di essere, proprio per la sua grande reputazione, la capostipite della speculazione sui titoli di stato italiani. Alla G&S si sono subito accodate la Deutsche Bank, la Société Générale, la Crédit Agricole, e i fondi speculativi (hedge funds) soprattutto americani come quello fondato da Raymond Dalio il Bridgewater Associates, che è il più grande hedge fund del mondo e detiene un gruzzolo di circa 100 miliardi di dollari.

Qual è il meccanismo che muove questi finanzieri a speculare sul debito pubblico degli stati e in particolare, almeno in questo momento, su quello dell'Italia? Ovviamente la prima molla è il guadagno immediato di somme ingenti; si vende una grande quantità di titoli di stato, questi perdono di valore e si ricomprano al momento del maggior profitto, ma non è solo questo, ci sono altri motivi, che sono purtroppo più inquietanti. Ce ne sono almeno altri due: il primo è quello di aumentare il tasso d'interesse pagato dall'Italia per le nuove emissioni di bonds e ottenere così guadagni maggiori, il secondo, più preoccupante, è quello di far aumentare il debito dell'Italia e costringerla a svendere il suo patrimonio immobiliare, i suoi gioielli industriali e la Golden Share che ancora mantiene, per evitare scalate straniere, o comunque ostili, alle aziende considerate strategiche come Enel, Eni, Finmeccanica, Snam Rete gas e Telecom.

Sembra non ci sia più speranza... la finanza internazionale, in maggior parte francese e tedesca, si sta preparando a fare incetta di aziende italiane; già negli anni passati centinaia e centinaia di società italiane, solo nel 2011 sono state 108 per un controvalore di 18 miliardi di euro, sono cadute in mani straniere (ad esempio Ansaldo Energia, Buitoni, Bulgari, Coin, Ferrarelle, Ferretti Group, Findus Italy Food, Gancia, Invernizzi, Locatelli, Parmalat, Ruffino, Selenia, Valentino Fashion Group e soprattutto la Borsa Italiana, ceduta alla London Stock Exchange, la Borsa inglese). Ora, con il Debito Pubblico a livelli stratosferici, la mancanza di liquidità delle nostre aziende e con la recessione galoppante, gli squali stranieri hanno la strada spianata per l'acquisto di tutta l'economia italiana.

Abbiamo visto che alla Grande Finanza Internazionale non mancano i soldi, sappiamo anche che da capitalisti puri sono sempre alla ricerca dei prodotti più redditizi, quindi approfitteranno dell'occasione per fare shopping in Italia.

Nei secoli passati l'Italia è stata terra di conquista delle potenze straniere, ora, con un debito pubblico incontrollabile, è diventata terra di conquista della finanza straniera. Il declino del nostro paese è segnato e inarrestabile, non perché sia impossibile cambiare la nostra sorte, ma perché abbiamo una classe politica che non è interessata o capace di cambiare la situazione. Prima avevamo un governo coinvolto solo nei propri interessi, ora abbiamo un governo che rappresenta la Grande Finanza e quindi votato solo ad assecondarla.

Abbiamo ancora una possibilità, l'ultima, le elezioni della primavera del duemilatredici.

Inviato: 9 Anni 11 Mesi fa da MartaRuby #25
Avatar di MartaRuby
La Finanza Internazionale ha deciso di impadronirsi di tutto il mondo ed è sulla buona strada.
Addesso ha preso di mira l’Italia: al momento questa è debole, in piena crisi e con pochi soldi quindi ci si può comperare di tutto: fabbriche, palazzi, i marchi più prestigiosi del made in Italy.
Con questi nostri politici che si occupano e preoccupano solo delle loro piccole beghe e dei loro piccoli interessi, non si pongono neanche il problema di salvare l’Italia.