Cooperativismo Universale

03. Lettera agli artigiani, alle casalinghe, ai disoccupati...ecc

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opinions_7Non avere timori, non essere restio, il Cooperativismo è solo un’opinione che vuole diventare una corrente d’opinione. Non è un partito, non è estremista. Soltanto cambiando le opinioni si può cambiare il sistema definitivamente. Pertanto il nostro primo obiettivo è quello di far circolare le opinioni. Il Cooperativismo vuole anche essere incisivo nel mondo del lavoro, quindi, se vuoi una possibilità in più di occupazione, contattaci, ti diremo come fare.

Che cosa vogliamo? Vogliamo giustizia, tranquillità, sicurezza, una vita dignitosa, vogliamo servizi efficienti, ma soprattutto vogliamo

LAVORO PER TUTTI, SUBITO!
LAVORO PER TUTTI, SEMPRE!

operai_18_carpenterNon sei stanco di essere preso in giro? Non sei stanco di vivere continuamente in ansia? Non sei stanco di vivere sempre male? Se sei senza lavoro potresti non ottenerlo mai. Se lavori puoi venire licenziato e uscire così dal mondo del lavoro per sempre. Pensi che a te non possa succedere? Pensi di avere un lavoro o una professione esente dal pericolo di licenziamento? Se hai questa convinzione ho paura che ti sbagli.

Pensi che se anche dovessi perdere il tuo posto di lavoro non ci vorrebbe molto tempo per trovarne un altro? Se in questo momento la tua professione è molto ricercata hai senz’altro ragione. Ma fra un anno? Fra cinque? Le professioni cambiano continuamente, ti potresti trovare fuori mercato perché la tua professione non è più richiesta.

operai_21Pensi di essere troppo furbo e intelligente per essere estromesso dal mercato. Sei bravo, conosci la tua professione, hai esperienza, conosci molte lingue, ti informi e ti aggiorni continuamente, ti senti in una botte di ferro. Ma lo sei veramente? Cosa succederebbe se la tua società, per cambiamenti tecnologici o di mercato, fosse costretta a un ridimensionamento del personale? E se questo ridimensionamento fosse eseguito quando tu hai cinquanta o più anni? Pensi di avere poche probabilità di venire licenziato? Ho paura che ti sbagli.

A torto o a ragione le società preferiscono i dipendenti giovani. Si pensa che verso i trentacinque anni un dipendente abbia un’esperienza e una maturità più che sufficienti e che l’entusiasmo, la forza, la fantasia, l’apertura mentale, la flessibilità, l’ingegno siano notevolmente superiori a quelli di un cinquantenne. Queste qualità, vere o immaginarie, tenderanno sempre a far preferire il dipendente giovane a quello “vecchio”.

direttori_8_modSolo per un alto dirigente è preferita l’anzianità, sinonimo di esperienza e saggezza, alla giovinezza. Ma neanche i dirigenti sono al riparo dal licenziamento e dalla disoccupazione. Basta un periodo più o meno lungo di stagnazione, qualche difficoltà nelle vendite, la perdita di un mercato, ecc., per perdere l’incarico. Una volta licenziato neanche il dirigente è sicuro di ritrovare un’occupazione.

E i dipendenti statali? Sono almeno loro sicuri della loro occupazione? Purtroppo no. Anche l’Italia sta adottando, per risanare i bilanci, l’idea di ridimensionare il personale statale. Le previsioni parlano di 300.000 esuberi nei prossimi due o tre anni. La destra, la Comunità Europea o più semplicemente la necessità di salvare il bilancio potrebbero costringere il governo a adottare le misure più drastiche.

Allora cosa facciamo, restiamo ad aspettare che il governo attuale continui come tutti i precedenti, cioè a adottare timide misure contro la disoccupazione e così non risolvere assolutamente niente?

E’ questo che vogliamo? No! Noi vogliamo
LAVORO PER TUTTI, SUBITO!
LAVORO PER TUTTI, SEMPRE!

BASTA CON LE INGIUSTIZIE !
UNISCITI A NOI NON SARAI MAI SOLO

Tutte le società odierne sono più o meno maschiliste, il potere è saldamente in mano agli uomini.

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RIBELLATI! LOTTA PER I TUOI DIRITTI!

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